Per l' ennesima volta l' Ucraina non si dimostra degna di essere considerata un paese civile. Dalle questioni prettamente interne (il disumano trattamento riservato a Iulia Timoshenko) alle barbare politiche sulla tutela degli animali (come dimostra questa foto e le tante immagini che hanno documentato la strage di cani randagi che "avrebbero disturbato i tanti tifosi" di Euro 2012), il paese non ha avuto grossi problemi a mostrare al mondo la sua rozza trascuratezza di animali e persone. Ed è assai difficile provare stima, o anche solo generico rispetto relativista, per chi disprezza la vita in questo modo. Se poi la cronaca dei poveri cani ammazzati ha fatto il giro del mondo, quella di questo cucciolo di orso è meno famosa e per la sua diffusione bisogna ringraziare l' associazione animalista austriaca Vier Pfoten che ha documentato la vicenda. Le immagini in questione mostrano infatti come l'orsetto sia stato letteralmente strappato alla madre, pressato con violenza in una scatola di legno mentre questa sbraitava ed utilizzato come “animale da fotografia” per intrattenere i turisti che hanno invaso il Paese durante l'europeo. Se l’immagine è dolorosa il video è straziante (io ho scelto di non inserirlo ma lo troverete su youtube senza grosse difficoltà) e mette in luce, per l’ennesima volta, la faccia di questa amministrazione ed il suo disumano agire politico e sociale. Sappiamo infatti bene che l' Ucraina è il paese di Iulia Timoshenko (l' ex premier ancora oggi segregata in modo indegno in seguito ad un controverso contratto per le forniture di gas siglato con Mosca nel 2009) e non a caso ieri, in una lettera congunta, sia Monti che Rajoy hanno scritto al presidente ucraino chiedendo un «rafforzamento dello stato di diritto» ed una «soluzione positiva» per il caso giudiziario suddetto. Le speranze sono però scarse: il 26 Giugno la Corte ha infatti palesemente violato la legge e rimandato l’udienza ancora una volta senza ragione (dietro ordine diretto del presidente Ianukovich) al solo scopo di evitare che la Timoshenko potesse appellarsi alla Corte europea dei Diritti dell’Uomo. In questo contesto cosa volete che contino agli occhi di queste "persone" qualche centinaio di cani massacrati o magari un orso strappato alla madre per fare due foto? E quanto poco interessa la questione ai Tg nazionali se per non rovinare l'atmosfera degli europei hanno raccontato duecento volte la formazione ed evitato ogni riferimenti a questi fatti terribili? Sarò sincero, come sapete non sono un tifoso ma non riesco a definire insensibile chi ha seguito le partite, non riesco proprio a buttare la croce su di un Paese che in momento buio e delicato s'è voluto godere una partita perchè - al di là del gesto - non sarebbero stati i 10, 100, 1000 televisori spenti a cambiare qualcosa. Il segnale bisognava forse darlo come comunità europea, i modi erano tanti e le sfumature diplomatiche non meno: dallo scrivere un documento congiunto come hanno fatto però SOLO Monti e Rajoy, al non stringere la mano a Ianukovich per arrivare alle tante proposte che ho letto sul web e di cui non voglio prendermi il merito creativo. Le possibilità di dimostrare dissenso c'erano, ed erano sia buone che realisticamente applicabili alla situazione ma anche su questo non s'è trovato un accordo. Tra tanto amaro in bocca resta il bel gesto (speriamo non resti solo tale) della lettera Italo-spagnola, resta l'impegno di Vier Pfoten e delle altre associazioni animaliste rimaste anche ad europeo terminato per curare e sterelizzare i randagi superstiti, restano i nostri blog, i nostri post, le nostre iniziative per dire NO a questo schifo. Non basta? Benissimo, cominciamo a contarci e passiamo dalla sterile lamentela alla proposta concreta, la realtà tiene poco conto delle buone intenzioni.
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Agosto 2017
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