Come opinionista del programma di Rai Uno "L'Arena" sento il bisogno di esprimere la mia posizione riguardo quanto accaduto domenica scorsa, durante l'acceso confronto tra Massimo Giletti e l'ex leader dei movimenti giovanili del '68, Mario Capanna. Il tema scatenante è stato il vitalizio da 5.000 euro percepito mensilmente da quest'ultimo: Capanna infatti, invece di giustificare la sua posizione, ha rilanciato al conduttore l'accusa di percepire uno stipendio altissimo e definito noi opinionisti una "claque" pagata. I toni dello scontro sono ovviamente saliti, arrivando a minacce di querela ed accuse molto dure.
Dopo la puntata l' on. Michele Anzaldi, deputato del Pd e Segretario della commissione di Vigilanza Rai, ha giudicato eccessiva la reazione di Massimo Giletti e chiesto un confronto con la Vigilanza stessa. Scrive infatti: "La rissa cui hanno assistito i telespettatori nel pomeriggio domenicale di Raiuno (...) corrisponde all'idea di servizio pubblico per famiglie che hanno i vertici Rai? E' opportuno che conduttori strapagati si azzuffino con gli ospiti mentre si parla di super-stipendi?". Credo che una domanda del genere sia irricevibile e, avendo ricoperto dei piccoli ruoli territoriali per il Pd romano, non riesco a concepire che questa - in mancanza di altre voci - sia la posizione del mio partito. Capanna chiede al conduttore di dire pubblicamente quanto guadagna l'anno e lui lo dichiara senza problemi. La cifra è di certo alta se confrontata con lo stipendio medio di un impiegato, ma appare assolutamente giustificata dal fatto che stiamo parlando del compenso del conduttore di uno dei programmi Rai con maggiore seguito in assoluto (più di 4.000.000 di persone di media a puntata). E dietro un successo del genere c'è anche una Redazione che lavora per far emergere scandali che altrimenti resterebbero taciuti, e questo non sarebbe un ottimo servizio pubblico per i telespettatori? Professionisti del calcio prendono (giustamente, secondo lo stesso principio) stipendi ben più alti unicamente per intrattenere. La differenza tra percepire uno stipendio a fronte di un lavoro ed un vitalizio di 5.000 euro è piuttosto un'altra: il vitalizio, il famoso diritto acquisito, è quanto di più ingiusto mente umana abbia mai concepito proprio perchè è totalmente slegato dal concetto di merito. Curioso che un signore come Capanna, dopo aver militato nel "Partito di Unità Proletaria per il Comunismo", porti avanti questa battaglia e dica pubblicamente "paghiamo un canone per farci rincoglionire da te e gli altri come te" quando sono i suoi 5.000 euro che paghiamo e pagheremo per tutta la vita indipendentemente da quello che farà o non farà. E li pagheremo noi, la famosa generazione precaria che la pensione non la vedrà mai. Proprio perchè i contorni di questa vicenda sono andati oltre il caso specifico, troverei opportuno che il Pd, oltre alle suddette dichiarazioni, trovasse un approccio diverso, magari facendo un passo indietro come davanti a certi quadri impressionisti, quelli che devi guardare dalla giusta distanza se davvero vuoi capirli ed apprezzarli. Il partito che tanto sta facendo per cambiare questo paese, quello che porta in sé la parola "democratico" deve saper tutelare un programma d'inchiesta coraggioso che ogni domenica mostra a milioni di italiani scandali che altrimenti resterebbero taciuti. Invece di tirare in ballo la Commissione di Vigilanza andrebbe piuttosto evidenziato che l'Arena è uno dei pochi programmi a fare ancora giornalismo d'inchiesta attraverso un lavoro capillare, documentato e serio. Talmente serio dal dare diritto di replica anche a Mario Capanna, indipendentemente dall'uso che questo signore abbia ritenuto di fare dello spazio a lui assegnato e da cosa abbia gratuitamente detto al conduttore ed ai ragazzi che liberamente esprimevano il proprio stato d'animo. Proprio quella libertà d'opinione che, mi sembrava d'aver capito, avesse tanto a cuore.
0 Commenti
Il tuo commento verrĂ pubblicato subito dopo essere stato approvato.
Lascia una Risposta. |
Archivio
Agosto 2017
|