Le notti di Arcore arrivano in aula, notti di bunga bunga, di travestimenti, di buste gonfie di soldi mentre l' Italia affondava. Terminata la notte si torna a far luce sulla drammatica situazione del Paese e, leggendo le cronache del processo in cui l' ex Presidente del Consiglio è imputato per concussione e prostituzione minorile, sono assalito da un rinnovato senso di squallore. Squallore che diventa rabbia quando, nonostante tutto, sento ancora qualche "intellettuale" del PdL (miracolati che scrivono libri insulsi, isterici che ragliano nei talk-show del capo e viscidi mantenuti ossequiosi e melensi) parlare delle escort come donne emancipate e determinate, vittime della stampa e dei pm. Si, mi sento testimone del disfacimento di quarant'anni di battaglie femminili, vedo sputare sulle battaglie di Nilde Iotti, di Rosa Parks, di Rita Levi Montalcini e lo sfregio alle conquiste culturali ottenute, singole e collettive, mi pare evidente. Nelle carte del processo sento l'eco della lettera-denuncia di una desolata Veronica Lario, ritorna il drago assetato di vergini, tornano le procaci ragazze che col sesso vogliono sistemarsi senza fatica, perchè sono furbe, perchè sono belle, perchè non sono mica sceme. Loro.
Ma con quale faccia gli amministratori e le amministrartici PDL guarderanno negli occhi militanti, esodati, precari, cassa-integrati se mentre il Paese crollava, la disoccupazione aumentava e la gente chiedeva soluzioni, il loro leader gaudente passava le notti in orgie di lusso, regalando ogni sera decine di buste da 2.000 euro ed incarichi amministrativi (accollando quindi a noi il prezzo dei suoi sfizi)? Su cosa punteranno, sulla memoria corta degli Italiani? Cito alcuni passaggi dell'interrogatorio di oggi "Ad Arcore le ragazze sono andate per un mercimonio di sesso a pagamento", "le mani di Berlusconi che si muovono all'interno coscia delle ragazze" e ancora "eravamo in piedi, stavamo prendendo da bere al bar, la Fagioli stava facendo una performance nella saletta del bunga bunga. Dopo dieci minuti scomparve con la Minetti, poi si presentarono con una tunica nera, una croce e un copricapo bianco e fecero una performance che non mi sarei mai aspettata. Fecero 'Sister act', poi ballarono, si dimenarono e si tolsero la tunica...". Sono interrogatori di ore, sfamate la vostra curiosità ma vi consiglio di gettare un occhio allo specchio, al vostro portafogli ed alla situazione del nostro Paese prima di darvi di gomito ed indugiare sorridenti (o inutilmente feroci) nell' antipolitica del così fan tutti.
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Agosto 2017
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