Legge di stabilità, tante in queste ore le dissertazioni da parte di guru dell'economia e profeti di sventura. Legittime, per carità, ma questi sono i fatti:
1) Meno tasse per 18 miliardi 2) Gli 80 euro diventano una misura definitiva 3) Aziende: zero contributi per chi assume a tempo indeterminato, taglio della componente lavoro dell' IRAP 4) Investimenti concreti su Scuola, Lavoro e Giustizia 5) Riduzione del 70% del patto di stabilità per i Comuni 6) 300 milioni di euro per Ricerca e Sviluppo 7) Stop alle spese non coperte 8) Spending review: taglio 15 miliardi di euro 9) Recupero e contrasto dell'evasione (incrociando le banche dati): 3,8 miliardi 10) Possibilità di avere il TFR in busta paga su base volontaria, a costo zero per le imprese. Per aiutare le famiglie con figli arriva un sostegno (nel complesso 500 milioni di euro) fino al terzo anno di età, per i nuclei numerosi entro fine anno è inoltre prevista l'esenzione dei ticket. A vantaggio di tutti i cittadini (pure quelli ipercritici, si) e di tutte le regioni che hanno avviato un percorso di risanamento dei conti, viene tutelato il servizio sanitario nazionale. A dispetto di tanti catastrofismi (e di tanti governi che facevano pagare al malato il costo del taglio delle tasse) il diritto alla salute e alla cura del malato non sono quindi stati toccati, saranno piuttosto gli sprechi e le stranezze più o meno consolidate che saranno aggredite (vi rimando al bel servizio de Le Iene a proposito di ASL, per esempio). Spese per i tribunali a carico dello Stato: si stanziano 250 milioni di euro per le spese per i tribunali che non saranno più a carico dei Comuni ma dello Stato. L'altra ottima notizia (e l'ho tenuta per ultima perchè è la mia preferita) sono gli 800 milioni destinati alle partite IVA: per la prima volta vengono messi a bilancio risorse per dare una mano a quelle migliaia di lavoratori che hanno aperto una partita Iva, spesso solo perchè costretti da nuove e subdole forme di precarietà. Sono quei lavoratori di serie B che nessuno si è mai filato, carne da macello che dovevano stare zitti e buoni mentre i sindacati mettevano le barricate per i super tutelati a tempo indeterminato. Le partite IVA si affacciano timidamente nel mercato delle tutele sociali. Una generazione, per molti buona solo a spalare fango in caso di alluvione, viene tenuta in considerazione dal Governo. Tutto ciò durante un contesto di recessione e nonostante i vincoli imposti dall'Europa. E scusate se è poco.
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Agosto 2017
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