C'era bisogno del rapporto del Censis per sapere che l'Italia fosse un paese sempre più solo, sempre più impaurito, vulnerabile e cinico? Serviva il Censis per sapere che l'epicentro del disastro si concentra poi su chi ha avuto l'ardire di nascere tra il '75 e il '95, quegli arroganti noti ai più per la G scarlatta che hanno marchiata a fuoco sulla pelle, i giovani? Una vecchia canzone dei Five For Fighting diceva "It's not easy to be me", non è facile essere me. Non lo è per niente e non ho bisogno del Censis per sapere che dei 4 milioni di giovani che vivono per conto proprio (i fortunati del part time), oltre un milione non riesce ad arrivare a fine mese. Mi basta scorrere la rubrica del cellulare per vedere ragazze e ragazzi intelligenti, qualificati e brillanti sbarcare il lunario con lavori part time presso call center alienanti, fast food che puzzano di fritto o cooperative che ti spremono come un limone. Non mi serve il Censis per sapere che molti dei miei amici non solo non hanno casa propria, ma non hanno neanche la macchina, la moto o i soldi per le vacanze. In compenso hanno le orecchie piene di chiacchiere da salotto, genitori spesso inadeguati che non sanno stargli vicino perchè ancora giocano a fare i Peter Pan sui Suv ed una valigia di semi che continuano a dirgli di piantare sull'asfalto. Hanno un Paese che non parla di hiv ma fomenta fobie su pandemie di ebola, un paese che ogni due giorni ammazza una donna, ancora molto più incline a fermarsi alle apparenze che alle precedenze. Hanno un pezzo di sinistra che mentre affogano gli racconta, assorta, quanto fosse bello il '68, una sinistra che parla di sindacato vicino ai lavoratori ed uguaglianza per tutti ma finge di non vedere la galassia di co.co.pro, co.co.co., partite IVA, artigiani e piccoli commercianti. It's not easy to be us. Non è facile essere noi, noi che non solo crediamo nella buona politica, ma che la facciamo tutti i giorni a livello territoriale, gratis, e ci dobbiamo pure sorbire gli insulti dei militanti delusi da certi dirigenti. Noi che restiamo basiti davanti allo scandalo Mafia Capitale, che crediamo nella magistratura e nella presunzione d'innocenza dei coinvolti, ma abbiamo il diritto/dovere di dare ogni contributo possibile per ricostruire su basi solide il partito romano. Ripeto, non è facile, ma noi che stiamo sopravvivendo a testa alta a tutto questo rischiamo di formarci degli anticorpi di cui non hanno neanche sentito parlare. Il nostro ottimismo è molto concreto e coincide con la nostra volontà di andare avanti, avanti con le riforme, avanti con il ridare dignità al nostro paese e, di conseguenza, a noi stessi. Non c'è alternativa al futuro. Se saprai serrare il tuo cuore, tendini e nervi
nel servire il tuo scopo quando sono da tempo sfiniti, E a tenere duro quando in te non c'è più nulla Se non la Volontà che dice loro: "Tenete duro!" Se saprai riempire ogni inesorabile minuto Dando valore ad ognuno dei sessanta secondi, Tua sarà la Terra e tutto ciò che è in essa, E - quel che più conta - sarai un Uomo, figlio mio (Rudyard Kipling, Se)
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Agosto 2017
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