Ennesimo massacro - a martellate stavolta - di una donna ad opera dell'ex marito. Nei vasti campi della quotidiana violenza domestica ecco dunque un altro fiore rosso, raccolto dai media e che sarà verosimilmente lasciato seccare nel vaso dell' inutile indignazione del momento. I dati sono però spietati: il fenomeno è in aumento e mi sembra ridicolo che la società italiana trovi tempo e modo di affrontare il tema solo in prossimità del 25 novembre, per la Giornata Ufficiale contro la violenza. Chissenefrega dunque se il brand della settimana è l'ondata di caldo Caronte perchè qui nel regno dei morti spesso ti ci porta chi invece dovrebbe proteggerti, amarti e, se l'amore finisce, rispettare il tuo volere. In Italia circa il 20% della popolazione è stata vittima di stalking ( di cui l' 80% donne) e per il 70% di queste l'ossessione ha avuto esiti psico-relazionali gravi: nel 2011 sono infatti state uccise 128 donne, circa 10 in più del 2010*. Da quando poi è entrata in vigore la legge anti-stalking (2009) le segnalazioni sono aumentate del 60%, con un + 5% nel 2011. Una risposta sociale del genere è senza dubbio incoraggiante ma è evidente che la legge oltre ad essere tardiva (in Danimarca è stata approvata nel 1993) è ancora ampiamente insufficiente: per le donne che denunciano non è infatti previsto un supporto adeguato e spesso denunciare il proprio persecutore non fa che incrementare il problema (tanto che molte denuncie vengono inspiegabilmente ritirate prima dell'inizio del processo...). Sostegno che, fra l'altro, fino alla condanna manca anche agli stalker i quali, abbandonati alle loro insane paranoie ed ossessioni, risultano essere per 1/3 recidivi. Dagni anni '70 (epoca in cui i mariti erano anora legittimati a rieducare anche a suon di sberle mogli e figli) i centri anti-violenza cercano di contrastare questa piaga: sono gratuiti, forniscono assistenza medica, psicologica e legale (qui potete trovarne un elenco piuttosto dettagliato http://www.vitadidonna.it/salute/sanita-e-diritti/4111-centri-antiviolenza.html), ma sempre più strutture stanno chiudendo a causa dei tagli e della mancata assegnazione di finanziamenti già stanziati. Per fare un esempio nel 2011 ben quaranta centri hanno dovuto chudere e non credo sia qualunquismo rivendicare con forza che tagliare i fondi alle strutture che operano nel campo socio-sanitario sia ilegittimo quanto disumano. Quanto a noi abbiamo una rete - Grillo ed i suoi adepti del nuovo ordine mondiale ci hanno ricordato quali sono le sue potenzialità - benissimo dunque usiamola, usiamola per dimostrare che gli uomini e le donne del 2012 vogliono lottare assieme contro ogni rigurgito maschilista e violenza che ne consegue (fisica, psicologica, persecutoria, economica o sessuale che sia). Le proposte sono molte - dall'organizzazione di corsi d'autodifesa a quelli scolastici di educazione preventiva finalizzati a rifiutare fin dalla prima adolescenza rapporti con persone aggressive - ed io stesso lo scorso 8 Marzo presso il Circolo PD Italia_Lanciani ho organizzato un evento a tema assieme a medici ed organizzazioni socio-assistenziali del territorio ("La casa della mamma"). In tal senso un' alleanza Stato - politica - società civile credo possa costituire la triangolazione necessaria a contrastare sempre con maggiore efficacia questa vergogna nazionale. Mettete da parte le vostre sindromi da crocerossine, un compagno violento non vi accompagna nella vita, e talvolta neanche all'ospedale. * dati ripresi dall’ Osservatorio Nazionale sullo stalking. http://www.stalking.it/ .
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Agosto 2017
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