A 14 anni tutto sembra eterno, ogni gioia fa perdere la testa ed ogni dolore mortale. Forse solo intorno a quell'età siamo davvero umani, di certo dovremmo tutelare ogni giovane come il bene più alto che la nostra società può produrre. Ed invece noi siamo perfetti quindi giudichiamo, siamo persone rispettabili quindi ci vergognamo, siamo bestie da branco e quindi teniamo ben lontano ogni "diverso". Questi fiori rossi che compaiono sull'asfalto ricordano alla società tutti i suoi limiti. Tutto il mio affetto, inutile e tardivo, a questo ragazzo suicida a 14 anni perché il suo essere gay, a quanto pare, causava qualche problema alla nostra perfetta società.
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Prima di tutto i fatti: Silvio Berlusconi è stato condannato con formula piena e la sua colpevolezza è oggi un dato di fatto innegabile. Ho ascoltato con piacere il tempestivo discorso di Guglielmo Epifani, Segretario di un Pd netto che intende rispettare la sentenza, eseguirla e renderla applicabile. Un Segretario che invita esplicitamente il PdL alla responsabilità nonostante il senso di questa parola sia stata già parzialmente offuscata dalle dichiarazioni dei soliti falchi e dagli attacchi di Berlusconi alla Magistratura. Che il clima sia teso non è quindi un mistero, come non lo è il fatto che in più di un’occasione ci siamo lamentati di questa situazione così innaturale. Sappiamo però bene che, al netto del disagio dilagante, è un’alleanza che poggia sulla responsabilità verso il Paese: il governo ha la necessità di tenere perché l’Italia ha bisogno di essere governata; in tal senso mi auguro che nessuno vorrà abusare di questo senso di responsabilità. Credo che, volente o nolente, il centro-destra dovrà riorganizzarsi intorno ad un nuovo leader e che questo riassetto potrebbe investire gli equilibri del nostro Partito. Il Congresso si avvicina? Onestamente non lo so ma credo che stia nascendo una nuova epoca e vorrei che ci trovasse propositivi, uniti e compatti, non più ambasciatori di faide correntizie che minano la nostra stabilità e rafforzano l'avversario. Voglio infine spendere una parola sulla giornata di oggi, il 2 Agosto. La strage di Bologna ha la mia età, 33 anni, ed è strano pensare all’arco di una vita come l’equivalente del dolore perpetuo di tanti uomini e donne, famigliari delle vittime. Quello che invece deve essere naturale pensare è che sia ancora possibile accertare le responsabilità e risalire ai colpevoli, per le vittime ed i partenti, certo, ma anche per il nostro senso di giustizia. Senso della giustizia offeso più volte in questi giorni, dalle svastiche sul Circolo del Pd di Piazza Verbano e dell’ANPI che inneggiano al neo centenario, l’assassino delle Fosse Ardeatine Priebke, ai continui assalti xenofobi della Lega al Ministro Kyenge, fino al perpetuarsi dei femminicidi e delle violenze sulle donne, ormai consueta cronaca nera del nostro quotidiano. Per questo e per molto altro non dobbiamo né possiamo abbassare la guardia, ci aspetta un anno davvero intenso e vacanze molto brevi ma l’orgoglio di quel che siamo singolarmente e la forza quel che siamo assieme vale molto, molto di più. |
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Agosto 2017
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