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Gentile Sig. Grillo, ascolto le sue ultime dichiarazioni e mi si rigira lo stomaco. Io non rappresento i poteri forti, le banche, i giornali o gli imprenditori. Io come cittadino provo un immenso fastidio nel sentire un leader carismatico (e piantiamola di chiamarla comico, sia gentile, perchè non fa ridere nessuno daalmeno dieci anni) che tirato in ballo la Mafia utilizzandola come termine di paragone per gli effetti drammatici della crisi economica. "La mafia non ha mai strangolato il proprio cliente" ha detto "la mafia prende il pizzo, il 10%. Qui siamo nella mafia che ha preso un’altra dimensione, strangola la propria vittima.” E tutto questo nel giorno dell'anniversario dell’assassinio di Pio La Torre e Rosario Di Salvo, uccisi da Cosa Nostra esattamente 30 anni fa. Mi chiedo quanto ancora - ed in virtù di cosa - la società civile che lei provoca e le istituzioni politiche con cui lei non si confronta, debbano sopportare le demagogiche provocazioni elettorali di un signore che non si limita ad offendere e chiamare in causa l'orgoglio della nostra nazione, i Partigiani, ma arriva a cavalcare anche il peggio, il sistema di potere mafioso. Forse basterebbe aspettare l'effetto boomerang che le sue dichiarazioni susciteranno, la rabbia che mi auguro monterà nel cuore dei siciliani, storici testimoni di una Mafia che spaventa, che minaccia e che a buon bisogno, sgnor Grillo, strangola pure. E strangola anche chi non centra nulla, chi come Giuseppe Di Matteo - figlio del collaboratore di giustizia Santino Di Matteo - e stato la vittima di una vendetta trasversale finalizzata a far tacere il padre. L'ha dimenticato questo bambino durante la sua campagna elettorale? Non tanto le sue parole quanto le intenzioni che esse sottendono offendono quanto di buono c'è in questo Paese, fetta all'interno della quale con molta immodestia colloco me, tanti bravi amministratori, tanti egregi giornalsti, tante donne e uomini che questo Paese lo vogliono ricostruire. E questo glielo metto nero su bianco nella speranza che ci si riconosce nelle mie parole metta la sua firma. Digitale, così anche lei è contento. Stefano Borioni FIRMA ANCHE TU SU: Petizioni On-line
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Come responsabile dei rapporti con l' A.N.P.I. per il PD III Municipio ed il Circolo Italia-Lanciani ci tengo ad invitare tutti voi al corteo che si svolgerà domani 25 Aprile 2012. In tal senso vi allego il comunicato ufficiale dell' A.N.P.I. Provinciale Roma e Lazio.
A domani e buon 25 Aprile a tutti! 25 aprile 1945: viene diramato l' appello dal C.L.N.A.I. per l'insurrezione armata della città di Milano, sede del comando partigiano dell' Alta Italia. La guerra finirà di li a pochi giorni. 25 aprile 2012: dopo 67 anni l'antifascismo è ancora di attualità. In questo senso il 25 aprile è una data che va al di là del ricordo e oggi ancor di più visti i continui e recenti accadimenti. Per questo l' A.N.P.I. di Roma ha deciso di chiamare, come sempre, tutte le forze democratiche e antifasciste ad una manifestazioneche veda coinvolti partiti, sindacati associazioni romane insieme a tutta la cittadinanza democratica e antifascista. La novità del 2012 - dopo che negli ultimi tre anni a Roma il 25 aprile era stato celebrato a piazza di Porta San Paolo, dove è nata la resistenza, al fine di valorizzare questa importante pagina di storia - è il ritorno all'organizzazione di un corteo, che deve vederci tutti e tutte impegnati. Va data una risposta democratica ma incisiva ai rigurgiti che in città hanno colpito in IV municipio giovani del PD a Ostia, giovani del teatro occupato a Casalbertone, iscritti A.N.P.I. e per finire, ma solo per citare l'ultimo episodio, i giovani aggrediti al Righi. La città di Roma medaglia d'oro al valor militare deve dire no allo squadrismo e alle aggressioni. Non ci può essere occasione migliore per ricordare a tutti che il fascismo è finito il 25 aprile e che non c'è più spazio né per i nuovi né per i vecchi fascismi. La manifestazione avrà luogo la mattina del 25 a partire dalle 9.30 ed andrà dal Colosseo a piazzale dei Partigiani. Si concluderà con interventi dal palco di partigiani, rappresentanti del coordinamento antifascista romano, degli studenti. Vi saranno inoltre interventi musicali. Per questo il Comitato Provinciale dell'ANPI di Roma impegna le sezioni, le iscritte e gli iscritti tutti alla costruzione e partecipazione alla manifestazione costruendo da subito un percorso che veda tutti impegnati in un'opera di sensibilizzazione della cittadinanza per far sì che la manifestazione raggiunga il massimo successo. Per riaffermare insieme, al di là delle nostre differenze, il nostro antifascismo e il valore della memoria. Le notti di Arcore arrivano in aula, notti di bunga bunga, di travestimenti, di buste gonfie di soldi mentre l' Italia affondava. Terminata la notte si torna a far luce sulla drammatica situazione del Paese e, leggendo le cronache del processo in cui l' ex Presidente del Consiglio è imputato per concussione e prostituzione minorile, sono assalito da un rinnovato senso di squallore. Squallore che diventa rabbia quando, nonostante tutto, sento ancora qualche "intellettuale" del PdL (miracolati che scrivono libri insulsi, isterici che ragliano nei talk-show del capo e viscidi mantenuti ossequiosi e melensi) parlare delle escort come donne emancipate e determinate, vittime della stampa e dei pm. Si, mi sento testimone del disfacimento di quarant'anni di battaglie femminili, vedo sputare sulle battaglie di Nilde Iotti, di Rosa Parks, di Rita Levi Montalcini e lo sfregio alle conquiste culturali ottenute, singole e collettive, mi pare evidente. Nelle carte del processo sento l'eco della lettera-denuncia di una desolata Veronica Lario, ritorna il drago assetato di vergini, tornano le procaci ragazze che col sesso vogliono sistemarsi senza fatica, perchè sono furbe, perchè sono belle, perchè non sono mica sceme. Loro.
Ma con quale faccia gli amministratori e le amministrartici PDL guarderanno negli occhi militanti, esodati, precari, cassa-integrati se mentre il Paese crollava, la disoccupazione aumentava e la gente chiedeva soluzioni, il loro leader gaudente passava le notti in orgie di lusso, regalando ogni sera decine di buste da 2.000 euro ed incarichi amministrativi (accollando quindi a noi il prezzo dei suoi sfizi)? Su cosa punteranno, sulla memoria corta degli Italiani? Cito alcuni passaggi dell'interrogatorio di oggi "Ad Arcore le ragazze sono andate per un mercimonio di sesso a pagamento", "le mani di Berlusconi che si muovono all'interno coscia delle ragazze" e ancora "eravamo in piedi, stavamo prendendo da bere al bar, la Fagioli stava facendo una performance nella saletta del bunga bunga. Dopo dieci minuti scomparve con la Minetti, poi si presentarono con una tunica nera, una croce e un copricapo bianco e fecero una performance che non mi sarei mai aspettata. Fecero 'Sister act', poi ballarono, si dimenarono e si tolsero la tunica...". Sono interrogatori di ore, sfamate la vostra curiosità ma vi consiglio di gettare un occhio allo specchio, al vostro portafogli ed alla situazione del nostro Paese prima di darvi di gomito ed indugiare sorridenti (o inutilmente feroci) nell' antipolitica del così fan tutti. Lo dico da subito così evitiamo fraintendimenti: la Guzzanti è una donna che mi piace. Senza dubbio conosce il suo mestiere, la vedo spesso partecipare alle attività del Cinema Palazzo a S.Lorenzo, anni fa mise a tacere un tracotante Ferrara ed ha realizzato lavori molto belli come "Draquila". Fine del cappello, passiamo a fatti.
Uno. "Unduetre stella" non mi piace, lo trovo lungo, scontato, approssimativo e non mi fa ridere. Fin qui tutto ok. Due. Stasera c'è stato l'attacco "satirico" ai giovani del PD, tizi che fanno politica per interesse, nuovi di fuori e vecchi di dentro o, ad esser buoni, dei cazzoni imbambolati che vogliono scrivere razzismo coi pastelli colorati. Strano perchè al nostro circolo passiamo i pomeriggi ad organizzare corsi di italiano per stranieri, raccogliamo maglioni e coperte per i senza tetto, passiamo Ferragoso in piazza con gli anziani soli e spaliamo la neve che dovrebbe spalare Alemanno, organiziamo e partecipiamo alla giornata per il Rinnovabile ed alla Marcia per l' Antimafia con IDV, LIBERA e SEL. Ma non va detto perchè "chi si loda si sbroda", ok allora siamo degli squali, calcolatori, infamoni, briganti, papponi, cornuti e lacchè, le risate. Tre. Arrivo a dire che va bene pure sentire l'ennesimo monologo di Raparelli (col sottofondo rap che fa giuovane) sempre più uguale a se stesso, sempre più puro e duro, sempre più professionista della rivolta studentesca, ideologico e conservatore di ferro nel suo essere rivoluzinario. Passano i tempi? Che ci frega, qui si fa circonvenzione di nostalgico, veniteci a dire qualcosa. Quello che non mi sta bene è (stella!) Il monologo della Guzzanti sul conflitto e la violenza "Se si sfascia una vetrina si ricompra. Se un giovane non può studiare no". E qual'è la correlazione? Perchè, dopo che la vetrina è stata spaccata quello studia? E poi si vuole attaccare lo Stato ma la vetrina spaccata la paga il negoziante e magari il figlio che studia ce l'ha pure lui, e quei 300 euro in meno di certo non aiutano. O, se non è la vetrina spaccata, è una macchina che va in fiamme, e l'assicurazione per atto vandalico (la polizza furto e incendio non basta) non ce l'ha nessuno. E chi è che viene in Lancia Y ad un corteo? Il falco di Confindustria o il signor rossi? Io l'ho visto il signor Rossi in lacrime di fianco allo scheletro della sua Lancia Y. Ma è la satira bellezza, quella pura e dura, ridi. Anche se non c'è la camera nascosta. A vedere i grafici Istat inerenti al tasso di disoccupazione in Italia si ha l'impressione d'essere davanti a quei percorsi dei tapis roulant per i patiti del fitness. Una curva che sale sempre di più: passeggiata sostenuta a 8.2 , corsa leggera a 8.6 e, se la corsa intensa a 9.0 vi mette a dura prova muscoli e cuore, fatevi forza perchè il tasso di disoccupazione oggi ha toccato il 9.3% e non sembra voler diminuire. Il dato, già di per sè drammatico, diventa catastrofico se si pensa che i giovani disoccupati sono oggi il 31,9% e che le donne - da veri gentleman - le abbiamo già fatte passare tutte davanti: oggi al sud la disoccupazione femminile ha infatti raggiunto e superato il 50%.
Cerco d'essere sempre lontano dal populismo ed in tal senso sono il primo a dire che la situazione non è semplice, ma detto questo mi pare evidente che se si toglie ai giovani la possibilità d' avere un lavoro è difficile immaginare un nuovo periodo di crescita per l' Italia. E' altrettanto chiaro che se le tasse a carico di lavoratori ed imprese non scenderanno e l' Art.18 non verrà tutelato, i licenziamenti saranno solo la premessa di una valanga che poi inevitabilmente colpirà anche i piccoli imprenditori (categoria all'interno della quale non a caso stanno gradualmente aumentando sia i fallimenti economici che i suicidi). E questo paese di risorse ne avrebbe: è tanto assurdo, per esempio, immaginare l'avvicinamento delle scuole professionali alle piccole e medie imprese? Dare agli studenti la possibilità di imparare direttamente presso le imprese ed agli artigiani di entrare nelle scuole per insegnare direttamente agli studenti? Al sud, per esempio, quello dell'artigianato è un settore molto importante ma sempre più spesso manca di mano d'opera e ricambio generazionale. Si dovrebbe poi investire maggiormente sulla cultura, qualche esempio? Sussidi al cinema italiano (la Francia l'anno scorso ha finaziato 260 pellicole nazionali, l'Italia 61), alle biblioteche (la Biblioteca Nazionale di Roma denuncia da anni mancanza di assunzioni, riduzione dei servizi, precariato e licenziamenti; a Milano il progetto della "Biblioteca europea di Cultura e Formazione" è costato finora 8 milioni di euro alla Regione ma ancora non è iniziato il cantiere), ed ai Musei (a Brera l'anno scorso dopo il taglio del 50% dei fondi stavamo perdendo un Raffaello a causa di un tubo dell'acqua che perdeva). Per la mia generazione questo è un momento molto brutto, uomini e donne di trent'anni sentono che la loro età biologica non corrisponde più alle opportunità che una società sana dovrebbe dare ai suoi giovani, come se non bastasse chi dovrebbe tutelarli sembra invece li disprezzi e dileggi ( la peggio gioventù, sfigati). Quello che mi preoccupa è che si sta progressivamente rompendo un implicito patto generazionale che esiste da sempre: per la prima volta sono le famiglie che stanno sostenendo figli trentenni e quarantenni (con evidente disagio per entrambe le parti) e, come se non bastasse, quando le risorse della famiglia saranno terminate la situazione non potrà che precipitare su se stessa. In tal senso credo di parlare a nome di molti quando dico che siamo stanchi di parole, belle o brutte che siano, vogliamo fatti e proposte. In tal senso questo blog, la mia pagina Twitter o Facebook sono a vostra completa disposizione ed io sarò lieto di pubblicare le vostre idee e le vostre denunce. Torniamo a parlare, torniamo a proporre, torniamo a decidere. |
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Agosto 2017
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