Accendi la tv, leggi un quotidiano e sembra che i contendenti a queste primarie siano ormai solo Bersani e Renzi, uno scontro centrato peraltro troppo sul metodo e poco sul merito. Forse è il caso di spendere invece una parola sul terzo grande assente, Vendola, perchè mi sembra sempre più che il suo peso nell'alleanza sia inversamente proporzionale alla sua visibilità. Non riesco a non mettere in correlazione questa sensazione col fatto che sia Bersani che Renzi stanno tralasciando progressivamente un tema che io ritengo fondamentale: la continuità col governo Monti. Ma come, proprio oggi che è possibile raccogliere i frutti dei sacrifici degli italiani, far pulizia nella politica e lavorare finalmente ai temi su cui il PdL s'è sempre messo di traverso vogliamo fare un'altra Unione, caricare in corsa pure Di Pietro e Diliberto e spaccarci al primo mal di pancia interno? Perchè di mal di pancia ce ne saranno parecchi. Non credo che la stuazione consenta queste leggerezze, il Paese ha urgente bisogno di equità sociale e questo tema non può essere dimenticato. Altrimenti si decide ufficialmente che alla povertà ci pensa la Caritas mentre noi ci versiamo un bourbon, ci sediamo in poltrona e litighiamo quanto ci pare sui pullman, le Cayman, le adozioni gay, i processi sommari al Presidente Napolitano ecc. mentre l'Italia si sveglia un bel giorno e prende atto troppo tardi che la crisi ( e qualcuno l'aveva detto) non era affatto finita.
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Questi sono i fatti: ieri notte è crollato il controsoffitto nella scuola materna "Manzoni", in zona S. Giovanni a Roma. S'è sfiorata la tragedia ma la maggior parte dei notiziari e giornali di oggi non hanno sentito il bisogno di parlarne o l'han fatto in modo piuttosto contenuto. Il motivo è semplice: nessuno dei bambini era presente, ergo nessuno dei bambini s'è ferito, ergo nessun dei bambini è morto. Quindi il problema non si pone! Quella che è una discriminante puramente fortuita, la presenza o meno di occupanti dell'edificio, diventa il metro attraverso cui decidere se una notizia sia o meno degna di riflessione. E' facile immaginare cosa sarebbe successo nella nostra videocrazia se quella scuola fosse stata occupata: edizioni speciali di Tg nazionali e locali, interviste alle mamme con la musica di carrilon in sottofondo, reporter d'assalto in ogni angolo, politici a caccia di applausi e lacrime di coccorillo a volontà. 2/3 giorni di vespaio e poi di nuovo silenzio, fino al prossimo spettacolo. Io sono stanco di dover aprire le mie considerazioni con "fortunatamente" o "sfortunatamente", qui la fortuna non centra niente: esistono criteri di messa in sicurezza, esiste un'etica del lavoro ed io non voglio più vivere in un Paese che passa dalla strizzata dell'occhio quando tutto va bene allo strapparsi i capelli quando qualcosa va storto. La politica deve recuperare la dignità che troppi rubagalline gli hanno sottratto, tirando nel fango quei pochi che fanno egregiamente il proprio lavoro, e tutta la società civile deve fare lo sforzo di capire che la strada della "furbizia" è lastricata di trappole, talvolta mortali. |
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Agosto 2017
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